le notti a leccare miele
Quando incontrai Marine le dissi che la serata d’estate perfetta era fumare un paio di canne ascoltando i National. Forse era un po’ strano, pensò. Le sere d’estate si fumava con la voce di Matt Berninger in sottofondo. Oppure si andava nella vecchia baracca nel centro del vigneto, si beveva vino e si ululava alla Luna. O si faceva l’amore. O magari tutto quello insieme, come due bestie che non sanno fare altro che leccarsi gli occhi a vicenda e boicottare i Lunedì.
Nel buio la scrutavo e i suoi occhi bruni luccicavano. Venivo continuamente risucchiato in quell’immensità. Mi sentivo disarmato di fronte a quelle sfere così perfette. Ogni sguardo era una pugnalata che mi lasciava inebriato e catatonico. Marine lo sapeva e scoppiava a ridere mentre io mi trovavo su un altro piano esistenziale. Poi mi riprendevo e le dicevo che quello non era amore – perché non esisteva cosa simile – ma mi sarei sottoposto al supplizio di ascoltare un intero album di Lady Gaga pur di continuare a farmi trafiggere da quei coltelli maledetti. Lei non diceva nulla e mi morsicava il lobo dell’orecchio, prima di passare al secondo e poi al dessert.
La gente per strada le gettava sempre uno sguardo incuriosito. I passanti erano attratti dalla sua forza gravitazionale, ma dopo pochi passi l'orbita era persa e, come se non fosse successo nulla, proseguivano. Scorreva via come un maestoso paesaggio visto dal finestrino di un treno appena sputato fuori da una galleria, che scompariva subito dopo, all'arrivo di un altro traforo. Io, però, ero parte di quel paesaggio. Ero una piccola figura al pascolo nei prati battuti dal vento e il mondo intorno a me era terrificante e grandioso nel suo oscuro mistero. Vagavo da una curva all'altra su quelle colline color miele e cominciai ad esplorarne ogni sentiero, ebbro del profumo di quelle terre.
L'estate era la notte. Con il venire dell'autunno Marine sbocciava mentre tutto intorno il mondo si toglieva i vestiti della Domenica di dosso e mugugnava "sì sì, va bene, adesso mi preparo per dormire".